La sfida del sindaco di Giave, Maria Antonietta Uras, prosegue: “Il mio comune attuerà qualsiasi strumento democratico in diritto, nel far rispettare la normativa vigente in materia di Zona franca sul proprio territorio”, ha scritto oggi in un comunicato stampa dopo essere stata subissata di critiche per la sua sbandierata guerra di liberazione della Sardegna da accise ed Iva sulla benzina. Infatti, secondo una sua comunicazione a partire dal 1° gennaio il territorio del suo comune (500 abitanti in provincia di Sassari) veniva dichiarato “zona franca”.
Lo scorso 30 dicembre il Sindaco aveva comunicato via pec ad una compagnia petrolifera ed al gestore della stazione di servizio di Giave sulla strada statale 131 che dal 2018 “la popolazione residente e le imprese giuridiche con sede legale nel territorio comunale usufruiscono dell’esenzione totale dell’Iva e delle accise sulla benzina, sul gasolio e sul petrolio, oltre a tutti gli altri beni di consumo trattati nel vostro punto vendita”. Dopo aver fatto benzina in quel distributore, pagando però a prezzo pieno, il sindaco Uras aveva annunciato che compilando una scheda carburante successivamente avrebbe chiesto il rimborso o la compensazione con altri tributi. Un meccanismo che aveva creato molti dubbi e perplessità, conditi con forti dosi di ilarità, tra colleghi sindaci, commercialisti ed esperti di diritto.
Per Anci Sardegna, è necessario “acquisire tutti i necessari pareri affinché i sindaci sardi possano avere gli strumenti conoscitivi e giuridico-amministrativi per formarsi un’opinione o di consolidarla – ha scritto il presidente Emiliano Deiana – In un momento politico complicato (siamo in piena campagna elettorale), in un momento economico e sociale difficile occorre da parte di tutti i sindaci calma, saggezza e discernimento”.
Ma il Primo cittadino ha deciso di insistere. La sua decisione sarebbe supportata “da atti ben argomentati” in due delibere comunali, “non in contrasto e basate su fondamentali di diritto di rango costituzionale e della Comunità economica europea”. Perciò, ha invitato gli scettici “a leggere e studiare accuratamente le delibere, evitando di essere superficiali sul tema”. Ha smentito di volersi candidare alle elezioni regionali ed ha attaccato la classe politica sarda: “Inerme nel rendere operativo il diritto a tutti i sardi residenti nel poter usufruire delle franchigie fiscali”. (red)
(admaioramedia.it)