Tabula rasa

9 Comments

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    Il Sindaco del 15% dei quartesi.

    DALLE IDI DI MARZO ALLE IDI DI LUGLIO – 2^ puntata 

    Caro Frodoino. bellissimo articolo. niente male. Degno proprio di te e dei tuoi studi seminariali. Sei troppo informato riguardo il gossip di questa settimana. Tanto da dubitare che tu non sia un semplice giornalista , ma qualcosa di più importante. Magari un altissimo dirigente regionale , …chissà……immagino………però ..forse mi sbaglio. 

    Ah..il quarto potere……. Sono sempre esistiti i giornalisti ed i giornalai. Coloro che hanno costruito la loro onorabilità attraverso il giornalismo d'inchiesta e coloro che invece ,comodamente dalla poltrona di casa amano intingere il pennino nell'arsenico e pertanto sputare veleno. Appare ovvio che , chi non ha il coraggio di firmarsi con nome e cognome, non ha il coraggio delle sue azioni. Dalle mie parti, dove sono cresciuto da piccolo, li abbiamo definiti sempore con questo appellativo : TRAITTORI. Stai sereno anche tu. Evita di fare il doppio ed il triplo gioco. Troppo scontato. Pertanto,  non agitarti.

    Ciao, ti inviterò alla prossima conferenza stampa. Vedrai che ti divertirai. "Ne vedremo delle belle" cosi come hai minacciosamente scritto.

    P.S. Vai in farmacia e acquista dosi industriali di camomilla o valeriana. Prendine una bella tazza ed il resto consegnala a domicilio. 

    F.to: Il Sindaco eletto , nonostante il voto disgiunto e pertanto di solo il 15% dei quartesi che sono venuti a votarmi. 

  2. 3

    Uno del 100% dei quartesi

    A conclusione di codesto articolo, non mi sarei mai aspettato di leggere tale considerazione. Mi delude molto constatare che "il Sindaco del 15% dei quartesi" perda tempo a rispondere ai redatori del giornalismo web. Auspico che il commento sia stato partorito da un fake: la palese caduta di stile non può far onore al ruolo del primo cittadino; a maggior ragione, non rende giustizia alla città di Quartu e ai suoi cittadini, che non amano e non meritano tali uscite più o meno pubbliche.

    Inoltre, se "chi non ha il coraggio di firmarsi con nome e cognome, non ha il coraggio delle sue azioni", il titolare del precedente commento si è evidentemente contraddetto. Ne consegue, che il sottoscritto si è adeguato alla linea e all'impostazione del sindaco; ho seguito il suo esempio.

    Mi auguro vivamente che dietro "il Sindaco del 15% dei quartesi" vi sia un buon tempone, alla ricerca di una insipida visibiltà. Qualora il mio augurio fosse disatteso, auspico che questa sia la prima e ultima uscita fuori luogo: come primo cittadino ha il solo dovere di garantire il bene comune quartese; da cittadino ho l'onere di vagliare il suo operato, non le sue critiche agli articoli giornalistici.

    Sorseggiando una buona tazzina di caffé la saluto; la camomilla è solo per chi ha i nervi a fior di pelle, infiammazioni intestinali o crampi premestruali. 

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    gianfranco Pischedda

    Non mi risulta che Stefano Delunas abbia mai militato in formazioni di estrema destra. E' vero che suo padre Salvatore Delunas fu Federale, ovvero segretario provinciale di Cagliari del M.S.I. negli anni '70. Ma questo fatto non vedo come rilevi nella questione in oggetto. Quindi, fino a prova contraria, avete scritto una cosa inesatta. Sarò lieto di prendere atto delle prove che voi produrrete a sostegno delle vostre affermazioni.

    Distinti Saluti. Gianfranco Pischedda

  4. 5

    Luciano Piras

    Caro Frodoino vorrei avere la tua misura, per me sei quasi blasè, io ieri ho scritto questo:

    Delunas, l'eclissi della ragione.

    Vivere una eclissi di sole è una sensazione tutta unica. Quando la luna ci toglie la luce calda del sole, sentiamo un sottile brivido di paura, un senso freddo di irrealtà che sa di brutto presagio. La situazione seguita all'elezione di Delunas, con le sue "contraddizioni&Delunaticità", assomiglia un po' ad un'eclissi. Dopo il capolavoro della sua vita politica, l'ormai imperatore fasciato tricolore ha nominato gli assessori senza neanche consultare il suo partito che esprime anche la maggioranza dei consiglieri. Una deroga alla normalità che ha raggiunto picchi grotteschi. Il muoia Delunas con tutti i filistei PD sentito in consiglio comunale si è arricchito della minaccia/ricatto di far cadere anche Pigliaru, si spazia dal mi dimetto ma resto o forse governo con l'opposizione anzi no, vado col neopartito di Civati&Landini. Delunas non ci fa mancare niente, in consiglio comunale (sempre trasmesso in diretta TV e streaming – colgo l'occasione per ringraziare "Radio Sant'Elena") ha denunciato con accoratissimo sdegno che il PD gli aveva messo in mano un bigliettino con l'elenco degli assessori ma poi, in uno slancio di coerenza, dice al cronista dell'Unione Sarda che accetterà anche un esecutivo calato dal PD quartese. Il pizzino che prima era un'onta irricevivile diventa improvvisamente un compromesso percorribile. Delunas ha anche dichiarato che, in caso di nuove elezioni che lui dice vincerà a mani basse (senza passare per altre primarie, così si evince), Soru concederà il simbolo PD a lui e non al segretario provinciale o a quello di Quartu. Per ultimo Delunas lancia le sue dimissioni col paracadute: dimissioni ritirabili se Soru verrà da lui a Canossa per dare al Sindaco&Imperatore garanzie scritte di coerenza. Peraltro Nerone non trascura di dare dei "traditori" a coloro che lo hanno sostenuto a tutti i livelli. Tra lo iattante ed il gigionesco-compiaciuto lo fa in ogni intervita giornalistica e televisiva (cioè prima e dopo i pasti, colazione e merenda comprese). Insomma la situazione è del tutto lunare e, più che politica, appare "caratteriale", nell'accezione più esiziale del termine.

    Civati sta aggregando le forze per formare un partito alla sinistra del PD. Il successo della sua operazione, cioè lo spazio politico che riuscirà a conquistare, dipende dalla sua abilità ma anche dal demerito dei suoi avversari dentro il corpaccione della casa madre PD. Detto in altre parole, in campo politico (dato che i votanti sono un numero chiuso) ciò che riesci a costruire dipende fondamentalmente dalle macerie della casa del tuo antagonista. Delunas, antirenziano viscerale, ha dichiarato minaccioso ed iattante che prenderà in considerazione di andare con Civati ed è quindi ovvio che non si voglia presentare al padrone di casa a mani vuote, più macerie del PD riuscirà a portare e più riceverà galloni e prestigio. Con buona pace della baracca Quartu e i suoi 70.000 burattini che ha usato per cambiare casacca nel modo più eclatante e dannoso possibile.   Io da cittadino ed elettore mi sento defraudato ed umiliato da questi comportamenti irresponsabili dettati da un ego tanto smisurato quanto infondato. Sono incazzato al calor bianco. Per questo la tastiera mi cola arsenico come se fosse la Madonnina di Civitavecchia  😉 🙂 Non mi credo un oracolo se dico che Delunas è politicamente finito, "adi spacciau s'ollu". In cambio di una vecchiaia serena che non si nega a nessuno, speriamo che dall'Olimpo non gli facciano fare ulteriori danni (neanche a Civati poverino!!).   Detto questo, se vogliamo pensare un futuro, per forza di cose non possiamo non partire dall'analisi di un voto che è stato troppo anomalo. Senza ordine di importanza, mettiamo in fila i dati significativi del ballottaggio: l'elettorato di centrosinistra è notoriamente più virtuoso nel frequentare anche il secondo turno di votazione mentre i destrosi si lasciano sedurre di più dal richiamo dell'acqua fresca del mare; Delunas ha vinto con uno scarto di 634 voti (10.017 in totale); la somma dei voti di Delunas con quelli di Marini al primo turno avrebbe comportato 10.650 adesioni ma a queste (pur ridotte da piccole defezioni) dobbiamo aggiungere quelle confluite da coloro che il 31 Maggio hanno votato il restante dei candidati diversi da Contini e Delunas – sarebbe stato quindi normale raggiungere una quota ben maggiore di 10.017 voti totalizzati; prendendo a campione i comuni con più di 15.000 abitanti (Nuoro, Porto Torres, Sanluri, Sestu e Tempio) il calo medio dei votanti nel ballottaggio, rispetto al 31 Maggio, è stato del 9,63% a Quartu invece il termometro della disaffezione ha segnato un anomalo e vistosissimo meno 19,49%; la differenza tra la partecipazione dei Quartesi e quella degli altri comuni correlabili ammonta ad un "inspiegabile" 9,86% degli aventi diritto al voto; se però anziché considerare gli aventi diritto computiamo i votanti del primo turno (come è tecnicamente più appropriato), la diserzione registrata è un più eclatante 37,5%; in pratica, rispetto al primo turno, hanno partecipato meno dei 2/3 dei Quartesi – questo, in termine assoluti, equivale a 11.923 votanti in meno; rispetto invece alla media regionale computata al punto 6, il dato ultimo e più significativo da esaminare con attenzione massima è che a Quartu ci sono stati 6.034 cittadini in più che hanno voltato le spalle all'atto politico fondamentale di scegliere il loro sindaco – un dato anomalo enorme che, stranamente, nessuno ha rilevato e commentato.   Tutto ciò premesso e senza girarci intorno, io credo che la ragione principale della stridente disaffezione dei 6.034 fuggiaschi inspiegabili sia il fatto che l'operazione Delunas&Marini è stata nauseabonda per molti. Pertanto, il matrimonio in zona cesarini col disinvolto cambiaschieramento ha tolto a Delunas più voti di quanti Marini ne abbia portati in dote. A questo dobbiamo aggiungere che Delunas ha avuto la grande fortuna di trovare un avversario che ha condotto un quinquennio deludente ed azzoppato dalle vicende giudiziarie. In ogni caso i 6.034 fuggiaschi non sono un capriccio della statistica ma il portato diretto di un'operazione sgradevole perché non ci sono altri dati oggettivi che possano spiegare una differenza tanto eclatante rispetto ad altre realtà elettorali del tutto omogenee e correlabili a Quartu.

    Gabriele Marini è stato assessore alla Pubblica Istruzione con Galantuomo per poi ottenere un secondo assessorato con Contini, questa volta all'Urbanistica; il non "non c'è due senza tre" è stata per lui una tentazione forse irresistibile tanto da fargli abbracciare Delunas, saltando con disinvoltura lo steccato che divide idealmente la destra dalla sinistra. Operazione "atletica" che risulta indigesta ai più che, istintivamente, pensano ai frutti sporchi quando il potere diventa spartizione.  L'accordo Delunas&Marini è l'ultima cosa che ci serviva. In questi mesi, viviamo la cappa asfissiante della corruzione della classe politica, plasticamente rappresentata dal fango che "blobba" inarrestabile dai cassetti del Campidoglio. Fango che inghiotte il nostro futuro e che è stato chiamato "mafia capitale". Con quest'aria mefitica l'accordo con l'ondivago Marini (buono per tutte le coalizioni) era quanto meno fuori luogo. A prescindere da quale sia stata la realtà concreta della liaison Delunas&Marini, questa è la percezione che la gente ha della politica e Delunas non ha fatto niente per marcare una distanza. Delunas potrebbe essere l'agnello più candido ma, per forza di cose, questa operazione è stata guardata con sospetto. Come la moglie di Cesare, i costumi della politica sono tanto corrotti per cui non basta essere immacolati, bisogna anche apparire tali.   Per indossare la fascia tricolore, Delunas ha aperto le acque del Mar Rosso sulle comode spalle del gigante PD, per poi portarlo ad arenarsi a destra con Gabriele Marini. Marini che appena eletto, si alza dal tavolo consiliare per passare piatto e posate alla sorella Marcella (non è questo il primo caso di passaggio di poltrona, trattasi comunque di uso diversamente nobile di elettorato). In ogni caso, io credo che gli elettori PD abbiano il diritto di sapere se l'operazione Marini è stata condivisa dal partito oppure sia stato un colpo di timone estemporaneo di Delunas. Sindaco che parla di queste elezioni come di una grandissima vittoria personale quando l'analisi del voto, peraltro alla portata di un luminare di seconda media, dimostra che successo non è. Non ha vinto Delunas, ha perso Contini per un quinquennio opaco se non fallimentare, contornato dalle sue vicende giudiziarie. Inoltre, è sempre più pesante ed operante la regola non scritta dell'alternanza che penalizza il sindaco uscente. Per la sommatoria di questi fattori, contro il Contini appesantito di oggi, nel PD avrebbe vinto chiunque e con ben altri margini.   Io credo che il sistema delle primarie sia il migliore in assoluto ma questo non vuol dire che funzioni sempre. Molto dipende dal fatto che il voto sia regolare oppure falsato da potentati locali e, talvolta, azioni illegali come la compravendita di voti. In questo caso non ci sono state illegalità ma il sistema ha funzionato comunque male perché ha espresso una personalità caratterialmente inadatta a gestire la carica ed incapace di dialogare col suo partito. Peraltro non ha saputo dialogare neanche con i suoi elettori: dopo che ha ingaggiato la guerra assurda col PD, Delunas non ha certo fatto bagni di folla rigeneranti per legittimare la sua presunta leadership. I cittadini devono avere ben chiaro che le primarie sono uno strumento di democrazia più prezioso delle elezioni vere e proprie, ma anche più delicato. Nelle primarie pochi decidono per tutti. Manovrare anche piccoli pacchetti di voti può alterare il sistema. Nelle primarie di Quartu Delunas ha vinto per 238 voti (1.648 contro 1.410). Di tutto questo molti non si rendono conto e trascurano di votare alle primarie come se fosse una questione elitaria da addetti ai lavori. In questo caso era certo che ci sarebbe stato il ballottaggio e i contendenti sarebbero stati Contini (o Pani) ed il vincitore delle primarie PD. Ed era quasi altrettanto chiaro che contro il Contini di oggi, avrebbe vinto qualunque persona che avesse prevalso nelle primarie PD. Ergo, le primarie sono state la chiave di questo grave insuccesso della sinistra in uno scenario che aveva tutte le carte per essere un trionfo. A Quartu senti dire spesso che nel PD c'è dietro questo o quell'altro. Anche dietro all'ascesa di Delunas alle primarie c'era qualcuno, anche per sopperire al carisma che non ha. Questo&Quell'altro hanno adesso il dovere di mettersi da parte e lasciar emergere una figura non eterodiretta e non eterodirigibile (se c'è, e se non c'è bisogna trovarla fuori dal partito o dalla politica).  

    Il PD farebbe un errore esiziale se si invischiasse in una cogestione/contrattazione del potere con Delunas. Non c'è quel minimo di coerenza che possa assicurare di galleggiare per 5 anni. Di certo ci sono i marosi che il "Delunatismo" non potrà non sollevare a intervalli lunari. Per scongiurare tutto questo occorrono decisioni coraggiose perché Contini può essere battuto una seconda volta e la gente apprezza le imprese coraggiose dietro le quali si intravede un disegno costruttivo e del tutto opposto all'operazione da retrobottega Marini&Delunas.   Logorarsi in mesi o anni di guerre e sgambetti con Delunas porterebbe il PD ad un decadimento di immagine canceroso mentre adesso gli avversari (Contini, Galantuomo e Pani) sono ancora battibili. Ci vuole un atto di coraggio che faccia capire che il PD non impicca la città ad un errore strategico e che ha la forza e la pulizia morale per reagire. Anche per affrancare così le altre realtà vicine che andranno al voto il prossimo anno; posta di fronte alla sincerità ed al coraggio la gente capisce. Bisogna alzare l'asticella politica, per tagliare le gambe ai giochi di palazzo ed alle aspirazioni deboli e senza slancio ideale. Per avviare la realizzazione di quella casa di vetro sempre annunciata e sempre negata anche nel non mettere on line ogni atto che non richiede una segretezza credibile (in analogia col silenzio-assenso, basterebbe istituire un elenco motivato delle cose che non si possono pubblicare e non fare il contrario). Non è questo il momento migliore per essere ottimisti ma lo è ancor meno per piangersi addosso, quando i tempi diventano duri … bisogna essere migliori di sempre.  

    Questa è la mia analisi, forse modesta e a tratti certamente supponente. Aspettare gli eventi senza dire niente, magari per non esporsi, non mi sembra un comportamento in linea con il momento infelice di una città che sto imparando a conoscere e voler bene.    

    Buon Futuro a Tutti coloro che hanno avuto la pazienza di leggere fino qui.  

    PS Sono un quartese d'importazione e quindi conosco poco i protagonisti dell'arena politica, fino al Maggio scorso non conoscevo neanche Delunas. Dopo le primarie PD ho avuto l'idea di proporre al vincitore di fare (nel mio piccolissimo) campagna elettorale per lui in cambio di un impegno scritto e pubblico per realizzare, a beneficio di tutti, due cose concrete a cui tengo particolarmente: 1) aprire alla fruizione dei Quartesi e non solo il sentiero naturalistico (già realizzato quasi totalmente) che va da viale Colombo a via Fiume; 2) liberare le strade ed i giardini cittadini dagli escrementi dei cani che hanno dei padroni indegni dell'animale. ("Voto di scambio" assolutamente pulito che riproporrò dopo che sarà passata l'eclissi "Delunatica" https://www.facebook.com/luciano.piras.75 ) Col senno del poi devo ringraziare i Lari di casa che Delunas non abbia sottoscritto quell'impegno, graziandomi così da un conflitto postumo ed anche dal ridicolo per aver promosso il "Delunatismo" al potere.     

    §§§   Riguardo poi al Sindaco del 15% … sare curioso di sapere quanti voti prenderebbe oggi

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