“Ciò che serve adesso è una rivoluzione copernicana, subito. Non avrei paura a prendere la scimitarra e a tagliare metaforicamente qualche testa. Bisogna fare in modo che nessuno guardi al proprio orticello. E per questo ci vuole un dirigente che sappia di calcio e che abbia il coraggio di fare delle distinzioni ben precise, tra buoni e cattivi. Della serie: tu stai a casa, tu sei dei nostri." E’ la netta proposta che Carmine Longo, ex direttore sportivo del Cagliari, ha lanciato, in un’intervista esclusiva a Tuttomercatoweb.com, per risolvere i problemi del Cagliari, ad un passo dalla serie B,
Due parole anche sul presidente e sull’importanza che la squadra rossoblù ha per l'intera Sardegna: “Innanzitutto acquistare la società da Cellino è stato un errore. Il nuovo presidente Giulini non è sardo e non è stato finora consigliato bene. Vorrei anche dire che una delle prime domande che fanno a Cagliari è questa: 'quanti sardi hanno giocato oggi in squadra?' A testimonianza del forte legame tra la terra e la squadra. Terzo punto: chi gestisce tutto non so se è davvero all'altezza del compito".
Le parole di Longo non risparmiano neanche l’allenatore Zola ("E' stato un ottimo calciatore ed è una persona eccezionale, ma non ha mai fatto l'allenatore. Ma soprattutto bisogna parlare degli errori fatti dal management"), ma in chiusura un pronostico da ex: "Può farcela, ma chi è invischiato per non retrocedere è più abituato dei rossoblù.” (red)
(admaioramedia.it)