Cragno: vigile. Il Sassuolo non lo impegna mai severamente. Dal canto suo, risponde presente quando chiamato in causa.
Andreolli: ordinato. Si limita a controllare i palloni che transitano dalle sue parti, non lesinando qualche colpo.
Ceppitelli: ammaccato. Non demerita nei disimpegni. Subisce un colpo da Babacar, che gli provoca una ferita sotto l’occhio destro.
Castán: puntuale. Conferma la sua efficacia con interventi quasi sempre precisi che limitano gli avversari.
Padoin: tuttofare. Dove lo metti, sta. Portatore d’acqua e presente in fase di presidio con la consueta devozione alla causa rossoblu.
Ionita: altalenante. Nel primo tempo non è sempre preciso quando gioca la palla, nella ripresa recupera qualche punto con impegno.
Cigarini: infortunato. Inizia bene distribuendo con raziocinio. Una botta al piede destro lo esclude dei giochi dopo appena 26 minuti.
Dal 26° Sau: generoso. Tenta la conclusione senza fortuna appena entrato, dà una mano anche in ripiegamento quando occorre.
Barella: imprescindibile. Tiene palla con intelligenza, sceglie i tempi giusti nei contrasti. Nel secondo tempo cala, ma “rischia” un gol da urlo direttamente da centrocampo.
Lykogiannis: indecifrabile. All’inizio riesce a spedire un paio di cross in area, ma porta a casa una prima da titolare contraddittoria.
Dal 62° Dessena: prezioso. Nella mezzoretta in campo mette a segno buoni interventi in fase di copertura.
João Pedro: inespresso. Prova a creare qualcosa nelle rare occasioni in cui può giocare la palla.
Farias: nascosto. Il primo tentativo del Cagliari è suo. Ma per vari motivi scompare dal vivo di una gara particolare.
Dal 75° Pavoletti: s.v.
López: confortato. Limita la pericolosità del Sassuolo schierando il Cagliari in modo ordinato. La squadra ha mostrato miglioramenti nella gestione della palla, mettendo da parte quella fretta ormai consueta. Un risultato che fa bene alla classifica, con il fiore all’occhiello della seconda gara di fila senza subire reti.
Fabio Ornano
(admaioramedia.it)