Nella 27ª giornata del torneo cadetto, il Cagliari ha sofferto non poco contro il temibile Pescara. Ma alla fine è riuscito a portare a casa altri 3 punti fondamentali: prova di maturità e cinismo contro un avversario di spessore, che nel primo tempo ha messo alle corde i rossoblu. Alla fine, è d'obbligo anche ringraziare la buona stella che ha assistito i sardi, graziati dall'impreciso attacco abruzzese e premiati da un'autorete, ironia della sorte, segnata dallo spauracchio Lapadula.
Il Pescara è arrivato in Sardegna in grande emergenza difensiva, con Mandragora costretto ad arretrare al centro della retroguardia, ma con in dote il capocannoniere Lapadula. Dal canto suo Rastelli ha potuto riproporre Di Gennaro in mediana dall'inizio ed ha rispolverato Krajnc, che non vedeva il campo dalla sciagurata figuraccia di Crotone e impiegato al posto dell'acciaccato Ceppitelli. Out anche Munari. Gli spettri si sono subito materializzati sull'erba del ventoso Sant'Elia. Già al 2° minuto il Pescara ha eseguito alla perfezione uno schema su calcio da fermo: due tocchi per liberare Torreira in piena area, a segno indisturbato sotto misura. Gelo. Il ritorno di Di Gennaro è durato appena metà frazione: il regista del Cagliari non era forse ancora al top della forma. La squadra di Rastelli è apparsa attanagliata dalla tensione, nonostante il consolidato status di capolista. Tuttavia non è capitolata sotto i tentativi di un eccellente ma impreciso Pescara: Storari grande protagonista.
Nella ripresa, altra musica. La capolista si è scossa, ha costretto spesso il Pescara nella sua trequarti acquisendo convinzione ed avvicinandosi sempre più ad Aresti. Finché al 61° Cinelli ha trasformato un pallone in area in un assist perfetto per Farias, che ha potuto solo insaccare con un destro rasoterra. Sei giri di lancette più tardi ecco il sorpasso. Colombatto batte un angolo che Giannetti tocca appena di testa: Aresti fuori causa non ha potuto nulla sulla deviazione di Lapadula a porta sguarnita. 2-1. Al 72° il Pescara ha recriminato, giustamente, per un rigore non concesso: il contrasto tra Salamon e Lapadula, se sanzionato, non avrebbe certo scandalizzato. Gli abruzzesi hanno tentato ancora con il neo entrato Mitrita ed ancora con Lapadula, ma non hanno ottenuto un pareggio che sarebbe stato equo. Insomma… il Cagliari ha sofferto, resistito, reagito e capitalizzato con cinismo, in una partita che sembrava essersi incanalata su un binario pericoloso. Perché no, ha anche avuto diversi episodi a suo favore, fermando chi era arrivato in Sardegna imbattuto da 9 partite. Un segnale di certo favorevole. Aspettando il risultato del Crotone, che giocherà domani alle 12.30 sul campo della Salernitana, i sardi si sono portati a quota 61 punti, a +6 sui calabresi e +13 sul Pescara battuto oggi al Sant'Elia. Il terreno di gioco cagliaritano ha fatto registrare il tutto esaurito per questo big-match: l'allungo verso la Serie A continua.
TABELLINO
Cagliari (4-3-1-2): Storari – Balzano, Salamon, Krajnc, Barreca – Cinelli, Di Gennaro (26° Colombatto), Fossati (57° Giannetti) – João Pedro – Melchiorri, Farias (79° Deiola). Allebatore: Massimo Rastelli.
Pescara (4-3-1-2): Aresti – Zampano, Zuparic, Mandragora (82° Acosta), Mazzotta – Memushaj (76° Mitrita), Verre, Torreira (76° Cocco) – Benali – Lapadula, Caprari. Allenatore: Massimo Oddo.
Arbitro: Abisso (Palermo).
Reti: 2° Torreira (P), 61° Farias (C), 67° aut. Lapadula (C)
Ammoniti: Balzano (C), Torreira (P), Colombatto (C), Barreca (C), Storari (C), Cinelli (C)
IL MIGLIORE
STORARI – L'estremo difensore e capitano del Cagliari ha, come si dice in gergo, “salvato la baracca” con diversi interventi risolutivi ed un'insospettabile verve sui palloni alti.
IL PEGGIORE
JOÃO PEDRO – Il numero 10 brasiliano ha vagato per il campo tutta la gara senza farsi mai vedere. Una battuta d'arresto rispetto alla spettacolare prestazione di Latina.
Fabio Ornano
(admaioramedia.it)
12 Comments
nieddupierpaolo
RT @admaioramedia: CALCIO, Il Cagliari zoppica, reagisce e vince. Battuto anche il Pescara: 2-1 https://t.co/W6kkl5trx6
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