A luglio 2016, nell’ambito di un’indagine su un traffico di droga, due pregiudicati (R.T. e C.B.) furono arrestati ed un altro pregiudicato (P.M.) fu indagato in stato di libertà, perché trovato in possesso di un’ingente somma di denaro, ricavo dell’attività illecita, ed oggetti in oro ritenuti provento di furti.
Dopo ulteriori accertamenti, effettuati dagli agenti della Polizia Anticrimine, il Tribunale di Cagliari ha deciso di accogliere la proposta di confisca dei beni e, lo scorso 5 ottobre, la 1^ sezione del Tribunale penale di Cagliari ha emesso un decreto di confisca per 85.670 euro e per i gioielli in oro. Si è ritenuto di procedere alla richiesta della misura di prevenzione patrimoniale perché il padre di P.M. (in passato anch’egli coinvolto in un’attività delittuosa del figlio, finalizzata al danneggiamento di cose mobile ed immobili con attentati incendiari) aveva intrapreso un’azione di rivendicazione della proprietà del denaro.
I beni confiscati vengono acquisti dall’Anbsc (Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata) che ripartirà equamente l’introito tra il Ministero di Giustizia, Ministero dell’Interno e Ministero dell’Economia e Finanze. (red)
(admaioramedia.it)