Attraverso i loro siti si poteva accedere illegalmente ai canali Mediaset Premium e Sky, ma, su ordine del sostituto procuratore della Repubblica di Cagliari, Giangiacomo Pilia, il nucleo di Polizia tributaria della Guardia di finanza di Cagliari ha oscurato 15 portali internet.
Le Fiamme gialle hanno anche eseguito diverse perquisizioni ed ispezioni informatiche nei confronti del presunto amministratore dei principali siti investigati, G.M., 65enne residente in provincia di Varese, denunciato per violazione della legge sulla protezione del diritto d’autore.
Nel corso dell’operazione, denominata “Pirate on demand”, è stata individuata e bloccata una vasta rete di diffusione e messa in condivisione on line di interi palinsesti televisivi attraverso la iptv, con la trasmissione via web di eventi sportivi, film, serie televisive e concerti, senza averne i diritti. Venivano offerti contenuti pirata sia in modalità ‘streaming live’ (in diretta), che in modalità ‘streaming on demand’ (a richiesta).
Le indagini – condotte con la collaborazione delle unità antipiracy di Sky e Mediaset – sono iniziate a settembre 2016 ed hanno interessato alcune piattaforme (Iptveuropa.tn; Iptvitalia.it; Iptvpanama.tn; Italiaiptv.com.tn; Italitaiptv.tn; Darifieurotv.es; Iptvitalian.com; rubricalg.wix.com/skycccam; forumcardsharing.com/premium-euro-cccam-Servers/2415.htm; cccamforyou.eu; skyiptv1.fr/index.html; fastcccam.biz; sharingdvb.com/showthread.php?t=4947; serviceiptv.com; sat-sharing.info/forum/showthread.php?t=424881), ai primi posti nel panorama nazionale per la fruizione abusiva dei canali di Mediaset Premium e Sky. Ora, sono state oscurate e poste off line dai finanzieri, perciò tecnicamente irraggiungibili per gli utenti italiani, anche alla luce delle inbizioni degli internet service provider.
Un’accurata attività investigativa ha monitorato, selezionato e vagliato un’enorme quantità di dati ed ha consentito di circoscrivere il raggio di azione su alcuni cluster di informazioni (nickname ed indirizzi ip maggiormente ricorrenti), che, con un ulteriore approfondimento, ha condotto all’individuazione del responsabile della gestione dei siti pirata. Ora, si provvederà a quantificare i guadagni illegalmente conseguiti, ricostruendo il giro d’affari attraverso il numero degli abbonamenti sottoscritti. Al vaglio degli inquirenti la posizione di coloro che hanno acceduto alle piattaforme per l’acquisto degli abbonamenti, beneficiando dell’illecito vantaggio. (red)
(admaioramedia.it)